2015•12•04 Paris L'Indro
Il clima sta cambiando in maniera preoccupante e l’innalzamento del livello del mare rischia di far scomparire le isole-stato, dal Pacifico all’Atlantico, fino all’Oceano Indiano e all’Africa. A lanciare l’allarme ben 44 soggetti (39 isole stato e 5 osservatori) riuniti nell’Alleanza dei piccoli Stati insulari (AOSIS) durante i negoziati della Conferenza sul clima a Parigi (COP21). Le isole sono le più colpite dall’aumento delle temperature dovute all’inquinamento e, nel caso non si riesca nell’intento di tenere l’innalzamento medio delle temperature rispetto all’era preindustriale entro gli 1,5 gradi centigradi, per queste la catastrofe sarà questione di decenni. E visto che all’ONU il voto di ogni stato non è proporzionale alla sua grandezza, le isole-stato hanno deciso di passare all’azione in maniera decisa, chiedendo un accordo ancor più ambizioso di quello proposto. E alle loro spalle c’è già l’appoggio di molti stati asiatici come Filippine e Bangladesh, anche loro alle prese con gli effetti devastanti dovuti ai cambiamenti climatici.
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